Tombola storica Numeri
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Napoli. La tombola storica 1734 di Davide Brandi diventa un gioco/spettacolo in scena a Spaccanapoli

Dal 20 dicembre lo storico Palazzo Venezia a Spaccanapoli ospita  il gioco/spettacolo  della tombola storica del 1734. Sette le date previste con repliche alle ore 18.00 ed alle 21.00. Davide Brandi autore di minuziosa e curiosa pubblicazione dedicata alla tombola storica porta in scena un gioco/spettacolo dove l'allegria incontra la storia, la fortuna va a braccetto con lo sberleffo e la superstizione. La tombola è intrinseca all'identità culturale napoletana. Non è un semplice passatempo natalizio. Ma un vero e proprio rito  da oltre tre secoli che s'interseca con l'altrettanto popolare gioco del lotto.  

Le origini risalgono infatti a trecento anni fa, al 1734, in seguito a uno "storico" litigio tra il re di Napoli, Carlo III di Borbone e il frate domenicano Gregorio Maria Rocco. 
A quell'epoca nel Regno delle due Sicilie, e soprattutto a Napoli, il gioco d'azzardo del lotto era particolarmente diffuso.  E il re voleva renderlo legale per poter così incassare i tanti soldi spesi dal popolo con le scommesse.  Il frate, invece, si opponeva dicendo che la legalizzazione del gioco avrebbe allontanato ancora di più i fedeli dalla preghiera. Alla fine della disputa il re ebbe la meglio, tuttavia concordò con il frate che il gioco sarebbe stato sospeso durante le festività natalizie. 
Ma i napoletani (e gli altri abitanti delle città del regno) non erano disposti a rinunciare a quel divertimento e continuarono a giocare al lotto... in famiglia!

Tombola storica Personaggi

I novanta numeri del lotto furono così messi dentro "panarielli" (inizialmente erano sacchetti di stoffa poi furono intrecciati appositi cestini di vimini) e vennero inventate le cartelle con i numeri disegnati per tenere conto delle estrazioni successive. In più, a ognuno dei novanta numeri della tombola fu attribuito un simbolo, spesso diverso da città a città, e a Napoli addirittura da quartiere a quartiere, ovvero il “codice” inventato dai napoletani per raggirare la mannaia delle gabelle. È così che nacque la famosa "Smorfia" napoletana. E il gioco pubblico del lotto divenne la tombola casalinga. La parola tombola secondo alcuni verrebbe da tombolare (roteare o far capitombolare i numeri nel paniere), secondo altri verrebbe dalla parola tumulo, vista la forma a piramide dei panieri dell'epoca.

Davide Brandi ha curato una minuziosa ricerca storica (studiando persino da documenti e testi quattrocenteschi) che è durata alcuni anni e che alla fine ha prodotto il suo libro “Tombola storica del 1734” e da questa, successivamente, ne è nato lo spettacolo “Tombola Storica Napoletana del 1734 – commedia in 90 atti”, che rievoca le vicende di quell’anno con l’arrivo a Napoli del re, in uno stato finalmente indipendente dopo secoli di viceregno prima spagnolo e poi austriaco. Gli attori (tutti amatoriali) interpretano i reali personaggi del tempo, Carlo III di Borbone e la regina Maria Amalia di Sassonia, il ministro Bernardo Tanucci, il frate domenicano Padre Gregorio Rocco nonché altri personaggi della nobiltà e lazzaroni del popolo “vascio”.

Oltre alla rievocazione storica, la particolarità dello spettacolo sta nel fatto che nella seconda parte, sarà il pubblico (che rappresenterà il popolo accorso a Palazzo per chiedere al re la legalizzazione del gioco) ad esser coinvolto con il gioco della tombola, ma nel rispetto dell’originaria smorfia napoletana, differente dall’attuale (per es.: il numero 1 era ‘O sole, il 6 ‘A Luna, il 15 ‘o rre, il 69 ‘E Diebbete, 90 ‘O Popolo, ecc…). Anche le vincite (ambi/terni/quaterne/quintine e tombola) rientrano nello spettacolo con simbolici premi assegnati direttamente dalle mani della regina Maria Amalia.

Non mancherà anche la rievocazione delle assegnazioni delle doti alle giovani orfanelle dei Pii Istituti di Napoli (compromesso raggiunto da Padre Rocco con il Re), quella che a Napoli prenderà il nome di Bbonafficiata (beneficiata), ovvero l’assegnazione (sul primo numero estratto) di una dote utile al matrimonio per una delle donzelle.

La particolarità della Tombola Storica, sta nel fatto che ad ogni numero estratto seguirà una scenetta in base al simbolo corrispondente nella smorfia e seguirà una linea un po’ differente rispetto al libro proprio per elevare il livello di spettacolarizzazione coinvolgendo il più possibile il pubblico.

Il gioco/spettacolo si terrà nello storico Palazzo Venezia a Spaccanapoli (via Benedetto Croce, 19 – Napoli) e saranno ben sette le date previste a partire da venerdì 20 dicembre con due spettacoli, ore 18,00 ed ore 21,00.

  

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