Come ogni venerdì di Marzo si è tenuta oggi la seconda giornata della fiera del Crocifisso a Salerno. Nel quartiere Mercatello , in via Giovanni Paolo II e nelle strade adiacenti il Parco del Mercatello, la fiera del Crocifisso è un appuntamento annuale al quale i salernitani tengono moltissimo.
La fiera del Crocifisso , infatti, rappresenta il passaggio dall’inverno alla primavera e porta anziani , famiglie e giovani in giro per bancarelle colorate piene di curiosità.
Passeggiando per la fiera del Crocifisso si possono trovare i prodotti più diversi: dalle famosissime e ricercatissime castagne del monaco dalle quali non si può davvero prescindere, a salumi e formaggi campani e delle regioni vicine, soprattutto Calabria e Lucania. E ancora enormi distese di piatti, bicchieri di tutte le fogge, pentolame di ogni dimensione e cesti, cestini e vassoi di legno intrecciati a mano.
Ma la fiera del Crocifisso non è solo tradizione. Infatti i salernitani sanno che girando tra le bancarelle troveranno anche altro: il tappetino per il bagno di ultima generazione che resta sempre asciutto, la spugnetta per lavare le pentole più incrostate senza fatica piuttosto che lo straccetto per pulire i vetri senza detersivo!
Veramente un mondo di articoli da portare a casa senza spendere cifre esagerate e con la soddisfazione di avere fatto un vero affare da raccontare a parenti ed amici per invogliarli ad andare al Crocifisso il venerdì successivo, fino alla fine di Marzo.
La fiera del Crocifisso di Salerno risale all’XI secolo ed è legata ad una leggenda che ha come protagonista Pietro Barliario, medico ed alchimista vissuto a Salerno nel XII secolo. Secondo questa leggenda due suoi nipoti, dopo aver letto un libro di negromanzia morirono per lo spavento e Barliario , sentendosi in colpa per aver lasciato il libro incustodito, corse disperato alla chiesa di San Benedetto per chiedere perdono al Cristo Crocifisso. Dopo tre giorni e tre notti di preghiere il Cristo mosse la testa verso Barliario e schiuse gli occhi in senso di perdono. In seguito a questo miracolo i Salernitani si recarono nella chiesa per venerare il Crocifisso, prendendo poi l’abitudine di tornarvi ogni venerdì del mese di Marzo.
Oggi la fiera del Crocifisso non si svolge più , come all’origini, nel centro storico di Salerno per motivi logistici , ma continua a rappresentare un momento di forte identità e aggregazione per tutta i salernitani , molto frequentato ed apprezzato anche dagli abitanti delle frazioni e dei paesi limitrofi.